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Le banche dati dei cattivi pagatori e dei protestati

Può accadere che una persona fisica o giuridica effettui acquisti con pagamenti rateizzati e può succedere, per i più disparati motivi, che non si paghi una o più rate oppure il pagamento avvenga in ritardo.

Quindi è bene prestare la massima attenzione alle scadenze ed ai saldi dei conti correnti. Non solo, ma se si emettono assegni, tratte e vaglia cambiari che poi vengono protestati si di diventa cattivi pagatori. Ovviamente lo si è anche nel caso in cui si subiscano pignoramenti o ipoteche di natura immobiliare. Anche i comportamenti non legali come ad esempio i raggiri finiscono direttamente nelle black lists.

Cosa succede in questi casi?

La segnalazione di questa “anomalia” finanziaria viene recepita dalle banche o dalle istituzioni finanziarie ed in sede di eventuali richieste di finanziamento ci si sente negare l’approvazione perché siamo stati segnalati nell’elenco dei cattivi pagatori.

Quali sono gli importi?

Le segnalazioni vengono effettuate una volta che si è superato l’importo di € 250 (duecentocinquanta) per le sofferenze, mentre negli altri casi l’importo è di 30.0000 euro.

Quali sono le banche dati che censiscono i cattivi pagatori?

In primis vi è la Banca d’Italia con La Centrale Rischi e con i Sistemi di Informazioni Creditizi si fa riferimento ad altri sistemi di natura privatistica come: CRIF (acronimo di Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), Eurisc, Experian, CTC, Assilea, CERVED, ecc. e che non sono soggetti alla supervisione o alla regolamentazione di Bankitalia.

Come si fa a sapere se si è segnalati come cattivi pagatori?

E’ sufficiente inviare la richiesta presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia, in alternativa al CRIF allegando la documentazione richiesta.

Per quanto tempo rimane la segnalazione?

In presenza di protesto di assegni o cambiali la segnalazione decade automaticamente dopo 5 (cinque) anni vedi: art. 3 bis, c. L. n. 480/95 come modificato dall’art 4 L. 235/2000. Per la cancellazione degli assegni bisogna fare riferimento al Presidente del Tribunale per ottenere il provvedimento di riabilitazione e successivamente presentare il tutto alla CCIAA per avere la cancellazione definitiva. Oppure si può ricorrere a Contoprotestatiservice.it una azienda specializzata che permette di ottenere anche alle ditte individuali, di persone o di capitale che abbiano subito protesti o segnalazioni o siano fallite di richiedere il loro conto corrente per protestati.

Per cancellare l’ipoteca?

Quando la banca viene ristorata con la vendita dell’immobile è suo specifico dovere disporre la cancellazione automatica da parte dei Conservatori dei registri immobiliari oppure si può ricorrere ad un atto notarile. Infine, le ipoteche iscritte decadono automaticamente dopo 20 anni dalla loro iscrizione se non sono state rinnovate dal creditore.

Ora, sappiamo come comportarci nel caso si verificassero questi accadimenti che molto spesso complicano la vita finanziaria anche a persone fisiche o giuridiche e che, magari involontariamente, hanno imboccato la via dei cattivi pagatori e possano trovare, in questo breve sunto, uno spiraglio per poter utilizzare quelle forme finanziarie a loro necessarie.